Dieci lavoratori precari del Libero consorzio hanno risolto a loro favore un lungo contenzioso con l'Ente ed hanno avuto riconosciuto il diritto al contratto di lavoro a tempo indeterminato. Un pronunciamento, da parte del Tribunale di Trapani, già positivo del loro è stato confermato dalla Corte di Appello di Palermo che ha condannato l'ex Provincia a pagare quasi 120 mila euro (esattamente 119.649,90) ai lavoratori come emolumenti arretrati oltre alle spese del contenzioso.
Poiché l'Ente ha deciso di dovere pagare, trattandosi di una sentenza esecutiva, cioè che dà al creditore, sulla base di un credito di venuto «certo», la possibilità di «azionare l'esecuzione forzata», è stato necessario determinare un debito fuori bilancio.
L'avvocato Vincenzo De Mela, che ha assistito i lavoratori nella loro vertenza, aveva già predisposto, peraltro, un atto di pignoramento. La vertenza parte da lontano. L'avvio della procedura di stabilizzazione dei lavoratori era stato effettuato alla fine del 2012, ma nei primi mesi dell'anno dopo, una deliberazione della Corte dei conti segnalava, tra l'altro, che la procedura attuata dall'allora provincia aveva violato la disposizione delle assunzioni a tempo indeterminato che era stato varato nell'ambito delle norme che avrebbero portato allo scioglimento delle Province.
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