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Castelvetrano, infiamma la protesta per il declassamento dell'ospedale

Fra i sindaci e cittadini del Belice torna a montare la protesta contro il declassamento dell'ospedale di Castelvetrano. «Giù le mani dall'ospedale di Castelvetrano» è lo sglogan gridato a gran voce e scritto anche su alcuni striscioni, lo scorso 15 gennaio in occasione della mobilitazione generale organizzata lo scorso anno. Da allora non è cambiato nulla.

Adesso per convincere il ministero della Salute a concedere una deroga al piano dell'assessore regionale Ruggero Razza, che di fatto ha «sentenziato» ospedale di Castelvetrano come nosocomio di zona, è stato indetto per sabato 11, alle 9,30 presso il Teatro Selinus di Castelvetrano un consiglio comunale aperto, con la partecipazione si spera di tutti i sindaci della Valle del Belice con un solo punto all'ordine del giorno: Azioni a tutela dell'ospedale di Castelvetrano.

Il piano sanitario regionale,infatti, elaborato dall'assessore Ruggero Razza, prevede l'oggettivo declassamento dell'ospedale di Castelvetrano, che viene penalizzato in posti letto (da 130 a 116) e nella retrocessione di ben 9 strutture complesse (chirurgia, ortopedia, ostetricia, ginecologia, pediatria, neurologia, oculistica, geriatria, reumatologia) a strutture semplici e nella eliminazione di importantissimi reparti quali terapia intensiva, oncologia, anatomia patologica. Spariscono del pari la farmacia e la direzione sanitaria.

L'articolo completo nell'edizione di Trapani del Giornale di Sicilia di oggi.

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