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Si riducono le giornate di lavoro, protesta la marineria mazarese

Un inizio del 2020 peggiore non poteva esserci. A Mazara, la pesca rischia di chiudere i battenti. Le nuove regole europee in vigore dal primo gennaio per la pesca a strascico nel Mar Mediterraneo occidentale, che impongono una riduzione delle giornate di lavoro in mare di almeno dieci giorni, avranno riflessi molto negativi per l'economia della città.

«Rischiamo la chiusura - dice Santino Adamo di Federpesca . Un taglio delle giornate lavorative in mare significa una perdita secca per i pescatori e per l'armatore. Con le nuove regole non vale la pena andare a pescare».

C'è un forte scoramento nella marineria già in uno stato di profonda crisi difficile da risolvere e l'unione Europea non offre certo un aiuto, anzi allo scopo di preservare le specie restringe sempre più il campo del settore ittico senza valutare però che i Paesi costieri nordafricani continuano a pescare con regole proprie, senza alcuna ingerenza europea.

L'articolo nell'edizione di Trapani del Giornale di Sicilia

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