Ritmi di lavoro insostenibili, sfruttamento contrattuale ed economico, lavoro nero, e migliaia di lavoratori, soprattutto giovani, sfruttati. È questo il grido di allarme che arriva, forte e chiaro, dalla Cgil di Trapani. E non caso il sindacato parla di un'esplosione: l'esplosione del lavoro nero, ma anche di quello cosiddetto grigio, che si pone al limite tra quello legale e quello illegale. E la situazione è sconfortante. Sono i lavoratori della ristorazione, delle strutture ricettive, ma anche dei settori dell'agricoltura e dell'edilizia, quelli più colpiti. Sono uomini e donne che lavorano circa dieci ore al giorno, sette giorni su sette, per uno stipendio giornaliero che oscilla tra le venti e le venticinque euro.