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La mobilitazione per salvare Birgi, consegnate 42 mila firme

All'arrivo a Palermo, dove erano convenuti in pullman e con mezzi privati, i promotori della campagna #sevolovoto hanno ricontato e scoperto che erano diventate ben 42 mila le firme a sostegno dell'aeroporto di Trapani Birgi raccolte tra gli operatori turistici e gli esercenti delle attività commerciali ma anche e soprattutto tra i semplici cittadini del territorio.

La petizione è stata consegnata a Carmela Madonia, capo di gabinetto del presidente della Regione Nello Musumeci, di recente chiamata a far parte del Consiglio di amministrazione di Airgest, la società di gestione dello scalo trapanese.

Sotto il palazzo della Regione, intanto, il grosso dei manifestanti ribadiva, con bandiere e striscioni, che #sevolovoto, come ha chiarito il sindaco di Trapani Giacomo Tranchida che ha voluto partecipare all'evento, «non è una sfida alla politica alta e nobile, ma uno schiaffo alla politica del piccolo cabotaggio» e «l'invito, chiaro e forte, al presidente della Regione e al sindaco di Palermo, maggiori azionisti pubblici delle società di gestione aeroportuali (Airgest, per Trapani, e Gesap, per Palermo, ndc) ad avere il coraggio di confrontarsi sul futuro del sistema siciliano tutto, chiarendo le loro intenzioni reali, tanto per quanto concerne la creazione paritetica del polo aeroportuale west sicily quanto per evitare che le compagnie low cost impongano le loro strategie economiche e tengano in ostaggio la destinazione turistica».

L'articolo nell'edizione di Trapani del Giornale di Sicilia

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