GIBELLINA. È il momento di scrivere un nuovo capitolo nel libro della ricostruzione infinita della Valle del Belice, ora che gli ultimi 35 milioni di euro stanziati dallo Stato con la legge di Stabilità del 2012 sono in gran parte arrivati nelle casse dei ventuno Comuni colpiti dal sisma del '68.
Nei prossimi tre anni, dunque, dovranno essere chiusi tutti i cantieri finanziati con quelle risorse estratte dal Fondo per lo Sviluppo e la coesione. Adesso che i trasferimenti dalla Regione alle amministrazioni locali sono avvenuti, è possibile fare il punto della situazione.
Di cosa ci sarebbe dunque bisogno? Di un provvedimento univoco e conclusivo, che non guardi esclusivamente alle richieste di denaro, ma faccia i conti con il fabbisogno reale di opere pubbliche e private, in vista dell'ultimazione di tutti quei lavori ancora in attesa di compimento.
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