TRAPANI. Allarme rosso per l' aeroporto di Birgi. I Comuni stentano a far fronte all' accordo di comarketing, firmato, nel 2014, tra la Camera di Commercio e la società "Airport Marketing Service Limited" (che gestisce il marketing di Ryanair e che è finalizzato ad assicurare la continuità operativa di Ryanair sullo scalo), mentre Airgest, la società che gestisce il "Vincenzo Florio" non potrà più far fronte al proprio impegno di circa 3 milioni e 200 mila euro nei confronti della stessa compagnia aerea irlandese.
E' infatti, fortemente in crisi tanto da necessitare di una ricapitalizzazione per 16 milioni di euro. Il quadro della situazione che è stato dipinto ieri mattina nella riunione indetta dal presidente della Camera di commercio Pino Pace per stabilire il da farsi per il prosieguo, è stato a tinte più che fosche. L'Ente camerale, che finora è stato la "cabina di regia" dell' intesa, che prevede una contribuzione di 2.174.500 euro l' anno per 3 anni in quote diverse in capo allo stesso Ente ed ai 24 Comuni della provincia, peraltro, non potrà più assolvere a questo ruolo perché, per il progetto di riforma in atto, potrà occuparsi soltanto dell' ordinaria amministrazione.
Ma è stato soprattutto quello riferito dal direttore di Airgest Giancarlo Guarrera a fare squillare il campanello d' allarme. Intervenendo quasi su sollecitazione del presidente di Confindustria Gregory Bongiorno che aveva partecipato all'assemblea del giorno prima della società di gestione dello scalo, Guarrera ha il piazzale di sosta per i velivoli dell' aeroporto di Birgi dichiarato ufficialmente che Airgest non potrà sottoscrivere un nuovo contratto di comarketing "perché non produce risorse finanziarie tali da potere garantire la partnership".
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