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Erice, il Borgo diventi «zona a fiscalità di vantaggio»

ERICE. L'ammissione del Borgo medioevale della vetta del Comune di Erice tra le zone a fiscalità di vantaggio della Sicilia è la proposta presentata al Consiglio Comunale da tutti i rappresentanti «Movimento per Erice che Vogliamo». Il presupposto da cui partono i consiglieri Giuseppe Martines, Giuseppe Spagnolo, Antonio Pino Agliastro, Antonino Marino, Antonio Marco Romano, Antonino Ingrasciotta, Santoro Alastra e Paolo Genco è che oggi il centro storico di Erice «viene relegato ad una area marginale in forte declino che genera di fatto una drastica riduzione dei servizi, quali ad esempio quelli scolastici, sanitari, pubblica sicurezza, trasporti» e, perdendo abitanti, se ne smarrisce l’identità culturale, i patrimoni si deteriorano e perdono valore, le attività economiche vengono abbandonate, mentre aumenta il dissesto idrogeologico connesso alla mancata cura del territorio proprio per effetto dello spopolamento.

Da qui la proposta che, una volta approvata dovrebbe essere trasmessa alla Regione nel contesto dell'iniziativa volta ad «istituire per legge le zone franche montane, intesa come idonea soluzione per garantire le condizioni di permanenza delle popolazioni residenti nei territori montani e per il superamento degli squilibri economico-sociali con le altre aree della Sicilia, mediante l'applicazione di idonee politiche territoriali di sviluppo che mirano soprattutto a contenere lo spopolamento, a salvaguardare il patrimonio paesaggistico/monumentale e ambientale, nonché quello di favorire le attività economiche e l'occupazione giovanile».

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