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Alcamo, scade la Tari ma mancano i bollettini

Il regolamento: «Il mancato recapito dell'avviso non costituirà diritto di esenzione del pagamento per l'annualità»

ALCAMO. La data del 16 ottobre è quella in cui è stata fissata la scadenza per pagare la prima rata della Tari, ossia la tassa sui rifiuti per l'anno 2015. Ma sono in tanti, ad Alcamo, a lamentare ritardi dell'arrivo del bollettino. C'è chi lo ha ricevuto via posta soltanto venerdì, proprio il giorno della scadenza. E chi, invece, non lo ha ancora ricevuto.

Nel bollettino è riportato che, "in base a quanto previsto dall'articolo 33 del regolamento comunale della Tari, il mancato recapito dell'avviso non costituirà diritto di esenzione del pagamento per l'annualità di riferimento" e che "nel caso di pagamento tardivo l'ufficio Tributi procederà al calcolo della sanzione e degli interessi che notificherà a mezzo raccomadata A/R entro il quinto anno successivo all'anno per il quale il tributo è dovuto". Scoppia quindi la polemica sulle sanzioni a carico dei contribuenti ritardatari. Ma se le responsabilità dei ritardi sono del Comune oppure delle Poste che recapitano all'ultimo minuto o dopo la data di scadenza? Ancora si attende che il Comune diffonda una nota ufficiale, doverosa per informare tutta la cittadinanza e, quindi, per chiarire a tutti la situazione.

E mentre si discute su tali disservizi o disguidi, ecco che intervengono i grillini segnalando: "Le spese previste dal Comune di Alcamo aumentano rispetto al 2014". Il Movimento 5 Stelle Alcamo chiede ulteriori chiarimenti al Comune in merito al bilancio di previsione 2015. I grillini indicano che "la spesa complessiva aumenta di circa 825.000 Euro rispetto al 2014. Il bilancio 2014 recava un importo totale di 37.110.850,37 euro, quello del 2015 di 37.936.478,49 euro".

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