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Castellammare, tassa di soggiorno: protesta

Cinzia Plaia presidente dell’associazione afferma:«Molti proprietari di case non sanno neanche che esiste e non sanno come si versa»

CASTELLAMMARE DEL GOLFO. "Il gettito incassato e la quantità di strutture che hanno versato la tassa non è corrispondente all'intero comparto ricettivo", denuncia Cinzia Plaia, presidente dell'Associazione Albergatori Castellammare - Scopello. L'oggetto della questione è l'imposta di soggiorno nel Comune di Castellammare del Golfo, territorio che proprio in queste settimane sta vivendo la sua piena stagione turistica, con presenze di visitatori provenienti anche dall'estero. "Cosa ne è stato della nostra proposta? - domanda l'associazione - Perché gli aumenti di gettito sono stati approvati in consiglio comunale senza però parlare del ruolo di agente contabile del soggetto che provvede alla riscossione dell'imposta?".

Secondo Cinzia Plaia "la decisione politica del consiglio comunale con la votazione dell'eliminazione dal regolamento delle unità abitative ammobiliate generalizzata, ha fatto passare l'immagine di un paese votato ad un turismo sommerso. Molti proprietari di case - sostiene - non sanno neanche che esiste l'imposta di soggiorno, e non sanno come si versa". In definitiva, l'associazione propone "la modifica del regolamento di attuazione dell'imposta di soggiorno, inserendo la previsione di aggio da riconoscere al gestore delle attività ricettive nella sua funzione di "agente contabile" e il riconoscimento a favore degli albergatori di un aggio del 10% in funzione del ruolo di agente contabile di fatto, quale è il titolare della struttura ricettiva".

 

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