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Pesca, a Capo Granitola il Rapporto 2014 sulla Sicilia

Alla stesura della sesta edizione del Rapporto annuale collaborano ricercatori, giuristi ed economisti, tutti componenti dell'Osservatorio

TRAPANI. Al «Rapporto 2014 sulla pesca e sull'acquacoltura in Sicilia» è stata dedicata la riunione dell'Osservatorio della Pesca del Mediterraneo che si è tenuta presso la sala conferenze dell'Iamc-Cnr di Capo Granitola, nel trapanese. Presente, tra gli altri, il direttore generale della Pesca marittima e dell'acquacoltura del Ministero delle Politiche agricole, alimentari e forestali, Riccardo Rigillo.

Alla stesura della sesta edizione del Rapporto annuale collaborano ricercatori, giuristi ed economisti, tutti componenti dell'Osservatorio ai quali nel suo intervento, il presidente del Distretto della Pesca-Cosvap, Giovanni Tumbiolo, ha rivolto un
plauso per la loro attività di ricerca. Tumbiolo ha ringraziato per la loro presenza, tra gli altri, il responsabile economico dell'ambasciata di Algeria in Italia, Azeddine Riache, il console della Costa D'Avorio in Sicilia, Ferdinando Veneziani, e Francesco Campagna, console del Ghana uno dei Paesi main partner, l'altro è la Tunisia, della prossima edizione (8-11 ottobre) di Blue Sea
Land, l'Expo dei Distretti e delle eccellenze agroalimentari del Mediterraneo, Africa e Medioriente.

Giuseppe Pernice, presidente dell'Osservatorio della Pesca del Mediterraneo, ha evidenziato che «la politica comunitaria di salvaguardia delle risorse ittiche attuata nel corso di questi anni ha, nel periodo 2000-2014, ridotto il numero di natanti da pesca da 4.329 a 2.882, la stazza da 231.185 GT a 164.446 GT e la potenza motori da 343.922 kW a 241.303 kW. Assieme alla flotta - ha sottolineato - è stata pesantemente colpita l'occupazione nel settore primario e in tutta la filiera. Nel 2014, dai dati raccolti, emerge però un'inversione di tendenza rispetto agli anni scorsi. Siamo di fronte ad un processo di stabilizzazione per quanto riguarda il numero dei battelli da pesca si è in pratica arrestata la pratica delle demolizioni».

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