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Il Tar dà la sospensiva, ok ai gazebo a San Vito Lo Capo

Lo scontro con il Comune era scaturito da un regolamento che prevedeva la rimozione delle strutture dal territorio

SAN VITO LO CAPO. Gazebi si? O gazebi no? Per il momento tutto resterà al proprio posto a San Vito Lo Capo, dove la questione che ha visto contrapposti il Comune e l’associazione “Lo.Ca.Po.” (che mette insieme 35 operatori, tra albergatori, proprietari di strutture ricettive e ristoratori), due giorni fa ha fatto registrare un primo risultato sul piano legale. Il Tribunale Amministrativo Regionale di Sicilia (Nicolò Monteleone, Roberto Valenti e Luca Lamberti) ha dato ragione all’associazione “Lo.Ca.Po.”, accogliendo la sospensiva del provvedimento che, di fatto, avrebbe rivoluzionato le regole per l’occupazione del suolo pubblico.

Il Tar entrerà nel merito della questione durante l’udienza del 20 novembre prossimo. Intanto, con sospensiva alla mano, ristoratori e albergatori hanno tirato un sospiro di sollievo dopo che su di loro gravava l’ipotesi di smontare le attuali verande (la maggior parte si trovano sulla via Savoia) con una perdita economica e d’occupazione. «L’entrata in vigore del nuovo regolamento ci avrebbe costretti a ridurre i posti disponibili e, conseguenzialmente, alla riduzione della forza lavoro - spiega Giovanni Bua, vice presidente dell’associazione “Lo.Ca.Po.” - e, proprio in questo momento di difficoltà d’occupazione avviare licenziamenti sarebbe stata una scelta infelice». La questione si trascina da mesi. E tutto è iniziato quando il consiglio comunale ha approvato il nuovo regolamento.

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