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Trapani, l'allarme dei patronati: a rischio lavoratori e i servizi Welfare

Siglato da Acli, Inas, Inca e Ital della provincia di Trapani

TRAPANI. I patronati trapanesi lanciano l’allarme:circa 300 lavoratori che prestano la loro attività presso le varie sedi di patronato della provincia di Trapani sono a rischio occupazione se dovessero essere confermati i tagli previsti in questo settore dal Governo nazionale. A lanciare l’allarme è un documento dei patronati Acli, Inas, Inca ed Ital.

In particolare, nel documento si dice che il Governo nazionale ha deliberato il taglio di 150 miloni di euro ai fondi per i patronati e la riduzione del 35 per cento dell’aliquota previdenziale perchè non costituiscono affatto un risparmio per nessuno, mentre invece lo 0,226 per cento dei contributi sociali versati da circa 22 milioni di lavoratori, oggi assicura ad oltre 50 milioni di persone la possibilità di usufruire dei servizi gratuiti dei patronati. «I tagli alle risorse dei Patronati- scrive nel documento Salvatore Grassa, responsabile dell’Inas - sono un attacco diretto contro i cittadini, e se venissero confermati, questi Istituti che difendono e promuovono i diritti previdenziali e socio assistenziali, non potrebbero più garantire i servizi finora offerti».

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