Ermal Meta pronto a tornare in Sicilia: domani e venerdì due date tra palco, racconto e sound. Il compositore, infatti, farà il suo primo show domani sera a piazza della Vittoria a Marsala per poi passare il giorno dopo alla Scalinata della Cattedrale di Noto. Infatti, il cantante dopo i live nei teatri, porta sul palco un concerto vivo, che cambia ogni sera, tra archi, pianoforte e parole che diventano un racconto. Non ci sarà nessun copione, solo musica che respira col pubblico. Sullo sfondo, anche il nuovo singolo Ferma gli orologi e il romanzo Le camelie invernali, ma al centro ci sarà solo il palco. Torna sull’Isola con un bis… «È una terra meravigliosa. Il primo fan club della mia vecchia band è nato a Catania. È stato assolutamente il primo fan club di cui abbiamo mai avuto contezza. Ho suonato tanto in Sicilia, ho girato praticamente in lungo e in largo. È una terra che amo particolarmente, calda e con un pubblico stupendo». Quando pensa alla Sicilia, c’è un ricordo che la fa sorridere? «Una volta mi trovavo a Taormina, ero all’Isola Bella, e c’era un ragazzino che mi seguiva in acqua mentre nuotavo. Dopo un po’ mi giro e gli dico: “Ma che vuoi? Perché mi segui?”. Lui mi fa: “Sono un fan, però torniamo indietro perché non riesco più a nuotare, ti prego”. Siamo tornati a riva, abbiamo parlato un po’ e poi da lì lui ha iniziato a mandarmi le sue canzoni. Io le ho prodotte per i suoi primi due album. Quel cantautore è Cordio». Un tour tra musica e parole. Cosa vuole raccontare al pubblico? «La premessa è che cosa sono le canzoni? Da dove nascono? Abbiamo fatto una destrutturazione delle canzoni, rivestendole in un altro modo...». L'intervista completa sul Giornale di Sicilia in edicola e nell'edizione digitale.