
La dialettica come relazione tra oggetti, considerando la realtà in relazione al soggetto che la pensa. E poi ancora la riforma del sistema scolastico, adottata tra il 1922 e il 1924 con una serie di decreti, e le cui fondamenta sono ancora oggi in vigore: obbligo fino a 14 anni d’età, la separazione tra licei scientifico e classico. Sono questi alcuni elementi che hanno contraddistinto la figura di Giovanni Gentile, filosofo, intellettuale e ministro nel primo Governo di coalizione di Mussolini, che da oggi – giovedì 29 maggio – e sino a sabato 31, sarà ricordato con una serie di iniziative nella sua città natìa, Castelvetrano. È il primo importante appuntamento istituzionale dell’ultimo cinquantennio che si organizza a Castelvetrano per Gentile (l’ultimo fu nel 1975 al teatro Palme nei 100 anni dalla nascita) e a promuoverlo è l’amministrazione comunale guidata dal sindaco Giovanni Lentini, con la consulenza scientifica di Andrea Le Moli e Francesco Saverio Calcara e il patrocinio della Regione Siciliana e dell’Ars. Non a caso la tre giorni si svolgerà a Castelvetrano che, seppur con voci che darebbero come paese natìo di Gentile Campobello di Mazara, è la città dove il filosofo è nato. L’atto di nascita originale con data 30 maggio, che si trova presso l’archivio storico del Comune, cita testualmente: via della Misericordia in Castelvetrano, nato il 29 maggio 1875. Gentile venne poi battezzato il 31 maggio.
Il programma
La tre giorni si aprirà giovedì 29 maggio, alle ore 9,30, al teatro Selinus di Castelvetrano. Sarà proiettato il video che il Ministero della cultura ha preparato lo scorso anno per gli 80 anni della morte del filosofo. A seguire gli interventi di Giuseppe Libero Bonanno (Gentile e Castelvetrano) e Andrea Le Moli dell’Università di Palermo (Gentile ieri e oggi). Nella sessione pomeridiana, con inizio alle ore 16,30, interverranno: Andrea Porcarelli, docente di Filosofia (Ragioni pedagogiche della riforma della scuola) e Rosella Faraone, ricercatrice presso l’Università di Messina (Gentile, Croce e la “nuova Italia”), modera Francesco Saverio Calcara. Venerdì 30 maggio, alle ore 9,30, al Liceo Classico “G. Pantaleo”, intervento di Giuseppe Girgenti dell’Università Vita-Salute San Raffaele di Milano (Gentile e il pensiero antico), modera Giuseppe Libero Bonanno. A seguire si terrà la visita al monumento dedicato a Gentile al Sistema delle piazze, alla casa natale e poi, di ritorno al Liceo, sarà scoperta una lapida commemorativa. Nel pomeriggio, dalle ore 16,30, interventi di Paolo Bettineschi dell’Università di Messina (Attualità di Gentile: infinitezza e dignità del pensare umano) e Giuseppe Nicolaci dell’Università di Palermo (La conciliazione impossibile), modera Leonardo Samonà. Sabato 31 maggio, alle 10,30, al teatro Selinus, presentazione del libro “Giovanni Gentile e la filosofia del Medioevo” di Francesco Saverio Calcara, edito da Angelo Mazzotta; introduce e modera Giuseppe Libero Bonanno, dialogherà con Calcara Andrea Le Moli. Alle 16,30, “Gentile e la filosofia del Novecento: l’eredità e le critiche”, con gli interventi di Ernesto Galli Della Loggia e Marcello Veneziani; modera Franco Lo Piparo.
«Oltre la politica, riconoscere valore e ruolo di gentile»
«Al di là della politica, delle critiche mosse da alcune esponenti di sinistra nei confronti di Gentile per la sua militanza da intellettuale nel partito fascista, è innegabile riconoscere il ruolo che questo nostro concittadino ha avuto nella storia italiana – ha detto l’assessore comunale Davide Brillo – del resto anche Lenin definì Gentile come colui che aveva ben interpretato il pensiero di Marx. La tre giorni vuole, dunque, valorizzare l’enorme patrimonio di idee e realizzazioni di Gentile. È un’eredità universale che noi, da castelvetranesi, non possiamo far scivolare nell’oblio».
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