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Il racconto di Selinunte attraverso le testimonianze dei viaggiatori degli ultimi quattro secoli

I materiali raccolti in un volume da Giuseppe Bonanno ed Erasmo Miceli. La presentazione del libro al museo Salinas di Palermo

Flippo Paruta ha raccontato Selinunte attraverso le antiche medaglie

La fascinazione e la voglia di raccontare attraverso disegni, acquerelli, anche fotografie. È un lavoro minuzioso e meticoloso quello condotto da due storici appassionati come Giuseppe L. Bonanno ed Erasmo Miceli che hanno censito e catalogato quanto di meglio hanno prodotto i visitatori e gli studiosi italiani e stranieri nel corso degli ultimi quattro secoli, come rappresentazioni grafiche delle rovine archeologiche di Selinunte. È nato così un primo volume, Visioni di Selinunte, che raccoglie una selezione significativa di quelle produzioni, che, pur presentando caratteri artistici e scientifici indiscutibili, sono anche un racconto preciso della fascinazione di chi raggiunse la Sicilia e scoprì la bellezza di Selinunte, in tempi  in cui non era stata ancora compresa fino in fondo, l’importanza dell’antica colonia megarese.

Si parte quindi da Della Sicilia descritta con medaglie di Filippo Paruta, del 1612, per poi inoltrarsi nei primi vagiti dell’archeologia attraverso gli occhi del filologo olandese Jacques Philippe D’Orville a metà Settecento. E così via, attraverso gli appunti dei nobili siciliani, Gabriele Castelli, principe di Torremuzza, e Ignazio Paternò Castello, principe di Biscari, il viaggio e gli schizzi del francese Hoüel (che risalirà alle Cave di Cusa). Arrivano gli inglesi, si risveglia l’interesse dei sovrani Borbone, giungono i tedeschi. Con Cavallari nel 1872 esordirà la fotografia. Ai taccuini di Antonino Salinas si aggiungeranno le immagini di Interguglielmi e Sommer. Si chiude con un giornalista, Gustavo Chiesi. Ma i due autori stanno già lavorando ad un secondo volume che completerà la ricerca e approfondirà il Novecento.

Visioni di Selinunte (Lithos Edizioni), con la prefazione dell’archeologa Martine Fourmont, sarà presentato domani (9 dicembre) alle 18 nell’agorà del museo archeologico Salinas, a Palermo. Dopo l’introduzione del direttore del Museo, Caterina Greco, i due autori dialogheranno con il direttore del Parco archeologico di Selinunte e Cave di Cusa, Felice Crescente, e il sovrintendente del Mare Ferdinando Maurici. Ingresso libero.

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