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Musica, mostre e altari di pane: dopo due anni a Salemi torna la festa di San Giuseppe

Musica etno-folk, teatro e mostre, ma anche un incontro sui processi di trasformazione digitale e, naturalmente, i tradizionali altari di pane. Dopo lo stop forzato dovuto alla pandemia, a Salemi, in provincia di Trapani, torna la Festa di San Giuseppe.

Dal 18 al 27 marzo le strade di uno dei Borghi più belli d’Italia ospiteranno eventi culturali, musicali e sportivi. L’edizione di quest’anno, organizzata dall’amministrazione comunale in collaborazione con diverse associazioni, ha come sottotitolo un chiaro messaggio contro la guerra in Ucraina: “San Giuseppe per la pace dei popoli». «Viviamo un momento delicato perché, dopo la pandemia, l’umanità deve fare i conti con una nuova guerra - osservano il sindaco di Salemi, Domenico Venuti, e l’assessore al Turismo Vito Scalisi -. Da Salemi, città del pane, parte un messaggio di pace legato a una delle tradizioni più antiche che hanno reso famosa la città nel mondo».

«Sarà anche un segno di ripartenza, un modo per tornare gradualmente alla normalità dopo il lungo periodo delle necessarie restrizioni per il contenimento del virus - aggiungono -. Il cartellone, come sempre, è ricco di qualità e spunti di riflessione». L’intera manifestazione è comunque soggetta alle norme vigenti sul contenimento del Covid-19 e l’ingresso agli spettacoli sarà consentito solo con Green pass. Nei giorni clou della festa (19,19 e 20 marzo) il Sistema museale di Salemi effettuerà l’orario continuato dalle 10 alle 19.

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