Trapani

Lunedì 25 Novembre 2024

Segesta, al Parco Archeologico dieci giorni di "Incontri con la Storia"

Parco Archeologico di Segesta

Al Parco Archeologico di Segesta continuano gli Incontri con la Storia, la rassegna a cura di Rossella Giglio, che ha preso il via a conclusione del Festival Dionisiache 2020. Si svolgeranno dal 16 al 26 settembre gli appuntamenti che “rappresentano – sottolinea Rossella Giglio -  una modalità nuova di incontro che il Parco di Segesta vuole instaurare con il suo pubblico, per ottenere una divulgazione corretta e offerta gratuitamente dai professionisti della ricerca”. IL PROGRAMMA Martedì 16 settembre alle 17 Migrazioni. Mobilità, accoglienza, spazi, diritti : al dibattito prenderanno parte Fabrizio Micari, rettore dell’Università di Palermo e Francesco Lo Piccolo, direttore del CIR Migrare. Mercoledì 18 settembre alle 17 Varcare il limite. Il mito di Orfeo e le sue riscritture con Giuseppe Pucci dell’Università di Siena. Giovedì 19 settembre, sempre alle 17, Oltre l’umano. Alterità e animalità con Marco Formisano dell’Universita di Gand e Pietro Li Causi dell’Università di Palermo. Martedì  22 settembre alle 17 Mi alzo, ecco mi alzo. Incursioni teatrali nell’aldilà, dialogo con Pamela Villoresi, direttrice del Teatro Biondo Stabile di Palermo e Salvatore Tedesco (Università di Palermo). Il 24 settembre alle 17 Oltre la pena. La giustizia riparativa: dibattito con Aldo Schiavello, direttore del dipartimento di Giurisprudenza dell’Università di Palermo e Giuseppe Di Chiara (Università di Palermo). Infine il 26 settembre alle 17 Per amore, per vendetta. Eroine tragiche, proibite passioni con Agnese Grieco, filosofa, drammaturga e regista teatrale e Giusto Picone, Università di Palermo, coordinatore scientifico di Progetto Segesta. Il prestigioso progetto, giunto al terzo anno e curato dal Centro internazionale di studi e ricerca sul Teatro Antico, “rappresenta un polo di ricerca scientifica e di alta formazione sulla drammaturgia greca e latina - spiega Giusto Picone -  e si propone di privilegiare l’interazione tra indagine testuale, teatrale, archeologica, antropologica e sperimentazione scenica”.

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