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Beni sequestrati, gli studenti di Castellammare studiano come riutilizzarli

È stata avviata in questi giorni la collaborazione con l'istituto scolastico «Piersanti Mattarella» di Castellammare del Golfo per la realizzazione del laboratorio «Beni sequestrati e confiscati». Dopo la presentazione del laboratorio, gli studenti hanno già cominciato a studiare e a conoscere la normativa in materia di gestione dei beni sequestrati e confiscati e i positivi modelli di riutilizzo sociale avviati sul territorio.

Iniziativa che è figlia di un progetto finanziato dalla Regione e dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri ad una rete di associazioni di Castellammare del Golfo. Al via una serie di laboratori rivolti ai giovani su percorsi educativi: lotta alla mafia e al gioco d'azzardo, rispetto dell'ambiente, beni confiscati e piani di cittadinanza attiva.

L'attività, presentata nelle scorse settimane alla villa «Margherita», è portata avanti dall'associazione «Castello Libero» in partenariato con il Comune e le associazioni Enpa di Partinico, l'Ente nazionale protezione animali, e l'associazione di promozione sociale «Kimera», realtà che vantano una solida esperienza nella realizzazione di percorsi educativi e formativi rivolti a giovani e giovanissimi, con un notevole contributo di competenze e «know how» accumulato in anni di intervento sociale e culturale.

L'articolo nell'edizione di Trapani del Giornale di Sicilia

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