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San Lorenzo tra musica e astronomia, presenze record al tempio di Segesta

Stelle, musica, archeologia. E poi osservazioni astronomiche e un brindisi alle stelle.  La terza edizione di “E Lucean le stelle”, appuntamento di musica e astronomia al teatro greco di Segesta, si conferma come uno degli appuntamenti più apprezzati dal pubblico locale e internazionale accorso numeroso sulla collina del teatro antico. L’orchestra sinfonica “A. Toscanini” di Ribera, diretta da maestro Alberto Maniaci, ha cullato il pubblico sulle note dei più grandi successi della lirica, del jazz e del rock.

Mentre le voci degli astronomi ricercatori di Alma Violette Impellizzeri e Eric Villard hanno guidato il pubblico alla scoperta dell’astronomia. Dalla formazione dell’universo ai buchi neri. È stata proprio l’astronoma alcamese Impellizzeri a raccontare il momento in cui è riuscita a fotografare i buchi neri mentre osservava le stelle nel deserto di Atacama in Cile.

Impellizzeri, da alcamese, ha voluto sottolineare il forte legame che ha sempre avuto con il tempio di Segesta dove da ragazza andava ad osservare le stelle. Pubblico in piedi e lunghissimi applausi anche per la performance dell’orchestra sinfonica di Ribera. Le voci dei solisti hanno fatto vibrare la bianca pietra del teatro e affascinato la platea.

Un’apprezzata rivisitazione del Nessun Dorma e l’appello finale di Impellizzeri al rispetto dell’ambiente per salvare la terra, “la cosa  più bella che abbiamo osservato”,  hanno chiuso la prima fase della serata. Dalla collina del teatro antico il pubblico si è spostato poi a quella del tempio dove con gli astronomi del Planetario di Palermo è stato possibile osservare la Luna, Giove e Saturno al telescopio. A mezzanotte il brindisi alle stelle nella cornice suggestiva del tempio illuminato. Tra musica, mito e stelle.

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