Il Parco archeologico di Lilibeo esce dall'anonimato per porsi in linea con i tempi dei parchi archeologici alla musica, all'arte e alla cultura.
Secondo il piano già avviato la scorsa settimana dal neo direttore, architetto Enrico Caruso, il Parco si avvia a darsi una nuova veste, ad uscire dallo stato di pressochè isolamento e anonimato (al di là della sempre più vasta conoscenza del suo patrimonio archeologico) per mettersi in linea con i tempi come «centro di attività artistico-musicali».
Una sorta di“linea di inversione” che mira a rendere sempre più vasta la partecipazione della struttura archeologico-museale all'arte e alla cultura più in generale. L'obiettivo è legato, come già felicemente sperimentato la scorsa settimana, a far diventare il Parco archeologico un vero e proprio «teatro all'aperto» con la Plateia Aelia in musica, grazie alla collaborazione istituita tra il Parco e l'Associazione Siciliana Amici della Musica di Palermo, il Luglio Musicale di Trapani e l'Associazione “La Scintilla” di Marsala.
L'articolo completo nell'edizione di Trapani del Giornale di Sicilia di oggi.
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