Sono rimasti in mare per anni dopo l'ultimo conflitto mondiale e oggi, dopo decenni riaffiorano grazie all'intervento del Nucleo Sdai di Augusta. Si tratta di munizioni da mitragliatrice e proiettili d'artiglieria, recuperati a Marinella dei Selinunte e a Campobello di Mazara.
"La presenza di munizioni e di aerei militari nelle acque lungo la costa tra Capo Granitola e Selinunte è riconducibile al fatto che quello era l'asse di riferimento dell'aeroporto fantasma di contrada Scunchipane di Sciacca - spiega Maurizio Tosco, studioso dello Sbarco in Sicilia - su quella traiettoria c'era anche la spiaggia di Selinunte, mentre il faro di Capo Granitola veniva preso come riferimento dai caccia inglesi per intercettare e abbattere gli aerei italiani».
L'articolo completo di Max Firreri nell'edizione di oggi del Giornale di Sicilia
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