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Notte Bianca a Partanna, in 25 mila per le strade

PARTANNA. Oltre venticinque mila persone hanno affollato le vie di Partanna per la Notte Bianca. Una notte di cultura, di buon cibo, di buona musica ma soprattutto di riflessione . “ Questa è la terra di Rita Atria, di Giovanni Falcone, di Paolo Borsellino e di tanti uomini che hanno dato la loro vita per combattere la criminalità mafiosa. Una terra che oggi ha voglia di riscatto. Grazie alle tante associazioni antimafia, la Sicilia sta cambiando e il merito è tutto nostro”.

Cosi dal palco, Mario Incudine ha voluto raccontare una Sicilia che ama, una Sicilia martoriata ma che ha tanta voglia di cambiare. Lello Analfino dei Tinturia, Roy Paci e Incudine, hanno voluto complimentarsi con la città di Partanna definendola una città “pulitissima”. “Se ognuno di noi facesse la propria parte – ha urlato dal palco Lello Analfino – come qui a Partanna, la Sicilia cambierebbe in meglio. Non è bello sentir parlare della nostra terra, solo per i rifiuti a causa dell’inciviltà che , spesso, regna sovrana o di una terra di Mafia. Dobbiamo essere uniti per migliorare quest’isola, la più bella del mondo. Dobbiamo crederci e la Sicilia è delle future generazioni.

Dalle 19,00 di ieri sera, fino all’alba, la città di Partanna ha accolto tanta gente proveniente da più parti della Sicilia. Pullman, navette e visite guidate nei luoghi storici e culturali della città, percorsi enogastronomici con prodotti tipici locali e il concerto «Voci del Sud» con Lello Analfino, Tinturia, Roy Paci e Mario Incudine, cominciato a mezzanotte fino all’alba. I tre artisti, hanno incantato i loro fan, accorsi da più parti, facendo loro rivivere il loro lungo repertorio dedicato alla terra di Sicilia. “ Ottimo risultato – ha dichiarato il primo cittadino Nicola Catania – la scelta di una Sicilia che protesta, che si ribella e che ha tanta voglia di cambiamento. Una serata che abbiamo fortemente voluto – continua il sindaco - perché oltre alla festa, abbiamo ritenuto dar voce ad artisti siciliani che hanno alzato la protesta di un sud martoriato”.

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