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Candidatura dei siti trapanesi all'Unesco, vertice alla Regione

Sindaci del Trapanese, rappresentanti di istituzioni e associazioni hanno partecipato ad una riunione per un progetto che riguarda le Saline e la costa

TRAPANI. Sindaci, rappresentanti delle istituzioni e privati tutti uniti per avviare l’iter necessario a candidare le saline, la riserva naturale orientata Isole dello Stagnone di Marsala, e dunque Mozia, e l’area di riserva di Trapani e Paceco a sito dell’Unesco. Per Marsala si tratta di un sogno antico, come ricordato da Cesarina Perrone, presidente del club Unesco lilybetano che circa due anni fa ricevette l’incarico dall’allora sindaco Giulia Adamo di disporre quanto necessario per inserire Mozia e Lilibeo tra i siti Patrimonio dell’Unesco.

«Già il 21 novembre del 1973 il dottor Elio Piazza, presidente del Comitato civico per la Tutela del Patrimonio Naturale e Culturale di Marsala aveva indirizzato, in lingua francese, una nota alla Direzione Generale dell’Unesco per richiedere un intervento istituzionale per tutelare l’isola di Mozia e dello Stagnone dal degrado delle costruzioni abusive». Ora forse questo sogno si fa più realizzabile. Lo scorso 23 aprile infatti si è tenuto un incontro sul tema all’Assessorato regionale ai Beni Culturali per esaminare, alla presenza dell’assessore regionale Antonio Purpura, una ipotesi di progetto di candidatura a sito UNESCO nella Sicilia occidentale, dell’area costiera delle saline.

 

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