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«Il Museo di Salemi rischia di chiudere»

SALEMI. «Le opere dell'artista belga Patrick Ysebaert (famosi i suoi ritratti delle vittime della mafia), che Vittorio Sgarbi aveva voluto nel 2011 all'interno del Museo della Mafia, non ritorneranno più a Salemi. Così ha deciso la sua compagna Jeannine Van Landschoot, che le aveva trasferite alcune settimane fa a Palermo per una mostra al Loggiato San Bartolomeo per protestare contro l'ignavia dell'attuale amministrazione comunale che non ha mai mostrato, di fronte alle continue sollecitazioni, alcun interesse per una degna esposizione. Il Museo della Mafia si avvia così verso la chiusura». Lo dicono i consiglieri comunali di Salemi del Partito della rivoluzione ed alcuni simpatizzanti del movimento del critico d’arte:Costantino Cipri, Giuseppe Ilardi, Alessandro Scavone, Gianni Tantaro, Giuseppe Bellitti, Nino Ippolito, Emiliya Mihaylova, Francesco Safina.

«È davvero triste - proseguono - vedere come amministratori ciechi, ostaggi di una vera e propria damnatio memoriae, tentino di cancellare il lavoro di Vittorio Sgarbi. Il museo della mafia ha portato a Salemi migliaia di visitatori da tutto il mondo».L’assessore alla cultura Giuseppe Maiorana era intervenuto sulla vicenda nei giorni scorsi affermando che: «L’amministrazione ha manifestato l’interesse di volere mantenere la collezione dal museo. Avevo anche chiesto di fare una bozza di contratto e sembrava che la signora Van Landscoot fosse d’accordo». La vicenda promette nuovi risvolti nei prossimi giorni.

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