Sospesi in un limbo, senza certezze occupazionali e con una procedura di licenziamento ormai avviata. Sono i 17 dipendenti della Trapani Servizi, società partecipata del Comune, oggi senza consiglio di amministrazione e senza direttore generale, che lo scorso 23 luglio hanno scelto di non sottoscrivere il passaggio a Formula Ambiente previsto dall’accordo siglato alla Srr Trapani Nord. In una nota che porta la data di ieri - ultimo atto dell’ex direttore generale Carlo Maria Guarnotta - si conferma che per i dipendenti non aderenti scatterà la procedura di licenziamento collettivo. I lavoratori continueranno in distacco solo per il tempo necessario a chiudere l’iter di licenziamento. La scelta dei 17 è stata motivata dalla mancanza di garanzie e dal tentativo, rimasto senza risposta, del loro legale di aprire un confronto con le parti. Chi invece ha firmato l’accordo è già entrato nei ranghi di Formula Ambiente. La vicenda nasce nel 2018, quando 52 operai furono distaccati da Trapani Servizi a Energeticambiente, poi acquisita da Formula Ambiente. Una situazione rimasta irrisolta per anni e solo parzialmente ricomposta. Il contratto con Trapani Servizi scade a gennaio 2026: per rispettare la clausola sociale del contratto collettivo nazionale del lavoro, i dipendenti devono risultare in forza nei 240 giorni precedenti la nuova gara, garanzia assicurata solo a chi ha accettato il passaggio. Intanto la società partecipata attraversa una crisi di governance: il neo presidente Lorenzo Gabriele si è dimesso dopo appena 48 ore, il CdA è decaduto e Guarnotta non è stato riconfermato. I 17 che hanno detto no all’accordo rischiano ora di perdere il posto.