Trapani

Martedì 22 Aprile 2025

L'abbraccio del Papa ai pescatori di Mazara sequestrati, il ricordo di Macaddino

«Santità, Lei è stato il Papa di chi soffre e fatica. Lei è stato il Papa che ha aperto le sue braccia ai diciotto pescatori di Mazara del Vallo durante i 108 giorni di sequestro in Libia, cinque anni fa, e dopo la loro liberazione regalando solidarietà, speranza, coraggio a loro e alle loro famiglie insieme a tutti noi, segnati da quella esperienza». Lo scrive Tommaso Macaddino, segretario generale della Uil di Trapani, già segretario della Uila Pesca Sicilia, che ricorda «come sia stata una grande gioia ascoltare le Sue parole di amore, incoraggiamento e fede quando nel dicembre 2021 papa Francesco ha voluto incontrarci in Vaticano e ricevere il libro della Uila Pesca su quei 108 drammatici giorni». «Oggi – aggiunge – preghiamo per lei rivolgendoci a Maria Stella del Mare a cui aveva affidato in quelle terribili settimane i pescatori, imprigionati in Libia, e i loro congiunti, impegnati a non far calare mai il silenzio su quella ingiusta detenzione. Tommaso Macaddino conclude: «Santità, ieri l'abbiamo vista per l'ultima volta. Ci ha donato l'indulgenza plenaria e seminato ancora il Suo profetico messaggio di costruttore di futuro, ribadendo l’appello alla pace nel mondo. A noi tutti, adesso, il difficile compito di seguire la strada tracciata in questi anni di Pontificato: un solco che dobbiamo percorrere non lasciando mai soli quanti rimangono indietro e invocano aiuto, particolarmente i giovani e gli anziani, le lavoratrici e i lavoratori, testimoni del martoriato tempo che viviamo. È stato un onore immenso conoscerla. Grazie per ciò che ha fatto per noi, cittadini del mondo, ma anche per quello che farà da lassù...».

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