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Mafia e voto di scambio nel Trapanese, avviso di conclusione delle indagini per Papania e altri 12

Giovedì 9 gennaio sarà esaminato dalla Suprema Corte il ricorso contro la carcerazione dell’ex senatore e del suo «delfino»

Nelel foto Papania e Perricone
Nelel foto Papania e Perricone

Notificato l’avviso di conclusione delle indagini per 13 indagati nell’operazione condotta ad Alcamo e Calatafimi Segesta dalla Direzione distrettuale antimafia di Palermo e dalla polizia di Trapani con accuse che vanno dall’associazione mafiosa, all’estorsione. E ancora spaccio di droga al traffico di influenze, violazione del segreto di ufficio e possesso illegale di armi.

Tra i tredici indagati dell’pperazione Eirene scattata lo scorso mese di settembre, figurano due ex esponenti di spicco della politica alcamese. Sono l’ex senatore del Pd Antonino Papania e dell’ex vice sindaco e assessore Pasquale Perricone che per oltre 25 anni sono stati tra i protagonisti assoluti della politica locale. Per Papania e Perricone l’avviso di conclusione delle indagini arriva quasi alla vigilia del ricorso presentato in Cassazione dagli avvocati Vito Di Graziano, Saro Lauria, Giuseppe Benenati e Valerio Spigarelli del Foro di Roma. Papania e Perricone debbono rispondere solo di voto di scambio politico-mafioso, articolo 416 ter. Il ricorso, presentato dopo che il Tribunale del riesame di Palermo aveva respinto, ottobre scorso, le istanze dei difensori per l’annullamento dell’ordinanza di custodia cautelare in carcere.

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