Trapani

Martedì 26 Novembre 2024

Giro di immigrazione clandestina a Marsala, la Cassazione conferma le condanne

Motovedetta Guardia di finanza a Marsala

Annullando soltanto una delle cinque condanne emesse in appello, ma solo per la rimodulazione della pena, la Cassazione ha confermato la sentenza emessa lo scorso 5 febbraio dalla II sezione della Corte d’assise d’appello di Palermo nel processo scaturito dall’operazione «Sea Ghost», per associazione per delinquere finalizzata al favoreggiamento dell’immigrazione clandestina e tratta esseri umani e al contrabbando di sigarette estere, condotta dalla Guardia di finanza della Compagnia di Marsala. In secondo grado, erano stati condannati Angelo Licciardi, 64 anni, pregiudicato, di Marsala, al quale era stata ridotta la condanna da 12 anni a 8 anni e 4 mesi di carcere (per lui l’annullamento della sentenza in Cassazione per il ricalcolo della pena), Sergio Carpentieri, 55 anni, nato a Erice, ma residente a Favignana, al quale in appello la pena fu ridotta di cinque mesi (da 10 anni e 2 mesi a 9 anni e 9 mesi e multa ridotta da 555 mila euro a 535 mila), i tunisini Nizar Zayar, di 41 anni (22 anni di carcere più una multa di 550 mila euro), e Montasar Bouaicha, di 34 (10 anni e 7 mesi, con un milione e 350 mila euro di multa), e Giuseppa Randazzo, di 51 anni, di Marsala (per lei tre anni). Quest’ultima rappresentante legale di una cooperativa agricola che secondo l’accusa provvedeva alla stipula di fittizi contratti di lavoro dipendente per consentire ai clandestini di ottenere e rinnovare il permesso di soggiorno per motivi di lavoro e di percepire indebite indennità di disoccupazione. Dall’inchiesta delle Fiamme Gialle, coordinata dalla Dda di Palermo, è emerso che mediamente ogni clandestino trasportato per il viaggio dal nord Africa alle coste siciliane pagava da 3mila a 8mila dinari tunisini (tra i 1.500 e i 4mila euro). A ciò si aggiungeva il profitto dalle sigarette importate di contrabbando, per un guadagno di almeno 25mila euro a viaggio. Durante l’indagine, avviata nel 2016, la Guardia di finanza ha intercettato in mare 5 «viaggi fantasma», arrestando in flagranza di reato 6 scafisti, e sequestrando 990 chili di sigarette di contrabbando e tre gommoni.

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