«In relazione alla vicenda della mancata proiezione del film al Marconi è indispensabile dare dei chiarimenti. Chi mi conosce lo sa bene, chi non mi conosce magari non lo sa quindi è meglio ribadirlo in modo chiaro, netto e deciso: la mafia e la mentalità mafiosa mi hanno sempre fatto schifo, senza se e senza ma! E questo concetto è, è stato e sarà sempre pilastro fondante per me e per i miei familiari.» Lo dice Salvatore Vaccarino, proprietario del cinema di Castelvetrano che ha deciso di non proiettare Iddu, il film liberamente ispirato alla vita di Matteo Messina Denaro. «A supporto concreto connesso al mio pensiero e all’impegno antimafia attuato al cinema Marconi da sempre, in contrapposizione a Iddu il cui protagonista dovrebbe cadere nell’oblio più profondo, sarà proiettato il docufilm Falcone e Borsellino il fuoco della memoria - spiega - affinché possano essere esaltati e ammirati i veri eroi del nostro tempo che devono essere fonte di ispirazione per tutti e soprattutto per le nuove generazioni».
«È totalmente fuori luogo il fatto che avrei deciso di non proiettare il film per rispetto del delinquente mafioso Matteo Messina Denaro, perché invece è esattamente il contrario! - prosegue - Non sopporto che si inneggi ad un delinquente con il rischio che si alimenti un mito, quasi un modello da seguire (cosa alquanto orribile solo a pensarlo). Semmai è doveroso difendere una collettività, quella castelvetranese, perennemente insultata, umiliata: a Castelvetrano ci sono tante persone che nulla hanno a che dividere con mafia schifosa e criminalità assassina». «È sconfortante verificare - conclude - quante volte un castelvetranese che si trovi in viaggio, nel comunicare il suo paese di provenienza noti una strana espressione di disapprovazione nel viso del suo interlocutore. È giusta questa umiliazione? Anche per questo rifiuto il film, a difesa dei miei tanti concittadini perbene che vivono un disagio intollerabile!».
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