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«Mio figlio aggredito da uno sconosciuto mentre andava a scuola»: ad Alcamo una mamma lancia l'allarme

La donna racconta sui social quello che è successo al suo bambino di 11 anni e mette in guardia gli altri genitori

Aggredito da uno sconosciuto, spinto contro un muro e immobilizzato con violenza. La vittima dell’aggressione è un bambino di undici anni che non ha comunque riportato gravi conseguenze fisiche, ma certamente la paura per lui è stata forte. A raccontare ciò che è successo ad Alcamo, nei pressi di via Vittorio Veneto a pochi passi dal liceo classico, più precisamente in via Como, è la madre del giovanissimo studente. Ha condiviso un messaggio tramite i social network per mettere in guardia gli altri genitori.

«Trovo adesso la lucidità – scrive la donna – per informarvi di un grave episodio avvenuto lunedì mattina, durante il tragitto casa-scuola che mio figlio fa tutte le mattine da solo in quanto la scuola dista un paio di minuti a piedi da casa nostra. Alle 8, mio figlio (11 anni) è stato aggredito da uno sconosciuto, presumibilmente un extracomunitario. L’aggressore ha colto mio figlio alle spalle, strattonandolo dallo zaino, per poi spingerlo contro al muro per immobilizzarlo mettendogli le mani sul collo e sulla bocca per non farlo urlare».

Il racconto prosegue: «Non abbiamo capito il motivo dell’aggressione, poiché non sono stati chiesti soldi né è stato derubato. L’aggressore è scappato quando un passante, vedendo l’aggressione, gli ha urlato contro. Inoltre, ci è stato riferito da alcuni abitanti della strada che l’uomo era appostato dalle 7 di mattina in via Como, quasi all’angolo con il liceo classico (luogo dell’aggressione). Tengo a precisare – aggiunge – che mio figlio non conosce e non lo ha mai visto in precedenza e non riusciamo a trovare nessuna motivazione che possa spingere qualcuno ad aggredire nostro figlio, ad esempio liti avvenute o altro…».

Le forze dell’ordine stanno cercando di individuare il responsabile: «Tramite le telecamere della zona – spiega la madre dell’undicenne - siamo entrati in possesso delle foto dell’aggressore ma ci è stato consigliato di non condividere il volto pubblicamente, per non compromettere il lavoro di chi sta indagando. Abbiamo tempestivamente sporto denuncia e stanno procedendo con le indagini. Abbiamo comunque deciso – tiene a precisare, consentendo quindi di diffondere queste immagini – di condividere la foto con il volto oscurato e farla circolare su WhatsApp per allertare i genitori a prestare la massima attenzione e per fare tutto il necessario per tenere al sicuro i nostri figli. Se doveste riconoscere questa persona o avete informazioni utili sull’accaduto – conclude -, vi prego di farmelo sapere e di contattare le forze dell’ordine».

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