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Strage di Casteldaccia, Alcamo saluta Epifanio Alsazia: il primo dei cinque operai morto in vasca

A celebrare i funerali è stato don Enzo Santoro, parroco della chiesa del Sacro Cuore: «Non si può morire di lavoro per portare un pezzo di pane a casa».

Familiari, amici, conoscenti, autorità civili e militari, concittadini alcamesi e partinicesi hanno gremito, questa mattina, la chiesa Madre di Alcamo per l’ultimo saluto ad Epifanio Alsazia, socio e contitolare della Quadrifoglio Group, morto nella strage sul lavoro avvenuta a Casteldaccia lunedì scorso. Il primo a scendere nell'impianto fognario e il primo a trovare la morte. Alsazia, 71 anni, era originario di Partinico e viveva ad Alcamo da ormai molti anni.

Il funerale è stato concelebrato, assieme all’arciprete monsignor Aldo Giordano, da don Enzo Santoro, parroco del Sacro Cuore di Alcamo nel cui quartiere abita la famiglia Alsazia, don Enzo Lo Sardo, parroco delle Anime Sante (nel cui Oratorio Salesiano sono in programma lunedì pomeriggio le esequie dell’altra vittima alcamese, Roberto Raneri), e don Francesco Paolo Biondolillo che è tra i fondatori di una nota associazione Onlus, la Casa del sorriso, per le cui attività benefiche molti partecipanti al rito funebre hanno devoluto offerte. Momenti di dolore straziante, per i familiari di Alsazia: la vedova Rosetta Trovato, i due figli Salvatore e Daniela, i nipoti. Salvatore Alsazia è carabiniere in servizio a Partinico: al suo fianco sono giunti ad Alcamo per assistere al funerale numerosi suoi colleghi, con a capo i massimi vertici provinciali e regionali. Presenti anche amministratori comunali di Alcamo, di Partinico e di Castellammare del Golfo.

Daniela, lavoratrice attiva nel sociale, collabora con la pro loco alcamese. La signora Rosetta è, tra l’altro, animatrice nella parrocchia del Sacro Cuore, il cui parroco don Enzo Santoro è apparso visibilmente commosso durante la propria omelia.
Epifanio, detto Fanino, Alsazia è ricordato come un grande lavoratore, uno che non lasciava mai gli operai nonostante i suoi 71 anni, come hanno sottolineato parenti e amici dell'imprenditore. «Epifanio è stato un dono di Dio. Una persona splendida, con un’umanità profonda. Un grande lavoratore, un uomo di valore. Non si può morire di lavoro per portare un pezzo di pane a casa - ha detto don Enzo Santoro nel corso dell'omelia -. Le parole del Signore in questi momenti difficili ci guiderà. Perché sia per noi vicinanza e speranza nuova. E per chi ha fede c'è sempre una vita nuova quando finisce quella terrena».

Presenti alla cerimonia anche il sindaco di Alcamo Domenico Surdi e il sindaco di Castellammare del Golfo Giuseppe Fausto. Il sindaco Surdi ha proclamato per le giornate di oggi e di lunedì prossimo il lutto cittadino, esponendo le bandiere a mezz’asta sulla facciata del Municipio in segno di cordoglio per Epifanio Alsazia e Roberto Raneri. I funerali di Raneri si svolgeranno lunedì prossimo alle 16, sempre ad Alcamo, nel cortile dell’oratorio salesiano situato nella parrocchia Anime Sante.

 

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