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Giornalismo, Marsala dice addio al cronista Roberto Tumbarello

È stato redattore e inviato speciale di diversi quotidiani e periodici nazionali

Sul luogo, presenti l'assessore comunale Giusto Catania, il consigliere comunale Massimiliano Giaconia, il vice presidente della VI circoscrizione, Roberto Li Muli e Daniela Tumbarello di M5s

È morto il giornalista marsalese Roberto Tumbarello. È stato redattore e inviato speciale di diversi quotidiani e periodici nazionali. Ha fondato Napoli Sera e diretto il Giornale di Napoli. Molto vicino a Sandro Pertini e a Papa Wojtyla, è stato il primo giornalista occidentale ad avere intervistato Arafat.

È stato Medaglia “pro merito” del Consiglio d’Europa, di cui è stato portavoce in Italia per tanti anni. Esperto in Comunicazione e Diritti umani,  è stato redattore e inviato speciale di diversi quotidiani e periodici a vasta tiratura. Ha chiuso la carriera come direttore del Giornale di Napoli. Tra le sue ultime pubblicazioni di successo: “Gesù era di destra o di sinistra?” (Sapere 2000, 2009), “Si salvi chi può” (Edizioni Radici, 2012), “O la borsa o la vita” (Armando, 2014), "Viaggio nella vita" (Armando 2017).

A dare notizia della sua scomparsa  la moglie Margy, i figli Alice con Stefano, Patrizia con Rick e Fabrizio, i nipoti Andrea, Alessandro, Cristina, Flavia, Julian e Alexandra. Ad ottobre era stato colpito da un ictus, che lo aveva lasciato debilitato. Le esequie si svolgeranno sabato 23 marzo, alle 11.15 presso la Basilica di Sant’Agnese fuori le Mura a Roma (Via di Sant’Agnese 3).

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