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L'inchiesta sui regali al Comune di Trapani, annullato il divieto d'impresa al manager della Green City Light

Il provvedimento nei confronti di Christian Valerio era stato adottato dal gip nell’ambito dell’inchiesta su presunti casi di corruzione contestati anche all’esponente del Pd Dario Safina

La cupola della chiesa di San Pietro, a Trapani, illuminata nel 2021 con una donazione della City Green Light (foto di Mario Torrente)

Il tribunale del riesame di Palermo ha annullato l’ordinanza cautelare del divieto temporaneo di esercitare l’attività imprenditoriale o uffici direttivi delle persone giuridiche e delle imprese emesso nel gennaio scorso dal gip di Trapani nei confronti di Christian Valerio nell’ambito dell’inchiesta su presunti casi di corruzione contestati anche all’esponente del Pd Dario Safina, ex assessore del Comune trapanese e adesso deputato regionale. I giudici si sono riservati 45 giorni per il deposito delle motivazioni.

Secondo l’accusa, il parlamentare regionale avrebbe fatto avere a Christian Valerio, 41 anni, manager della Green City Light, informazioni che avrebbero fatto vincere alla società gare pubbliche bandite dal Comune di Trapani. In cambio, avrebbe avuto 50 mila euro per iniziative comunali, 10 mila euro per le luminarie cittadine, quattro telecamere da installare accanto a due fontane cittadine per la videosorveglianza, due dispositivi di illuminazione di un’opera d’arte.

«Regali» che, secondo la tesi della Procura, sarebbero stati sollecitati da Safina, ora deputato regionale Pd, per «conseguire il personale vantaggio di accrescere la propria visibilità e quindi il personale consenso presso il corpo elettorale».

In alto la cupola della chiesa di San Pietro, a Trapani, illuminata nel 2021 con una donazione della City Green Light (foto di Mario Torrente)

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