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Addio a Salvatore Ciaravino, storico avvocato di Trapani: il cordoglio di colleghi e allievi

A darne notizia, il presidente dell’ordine degli avvocati di Trapani, Salvatore Longo. I funerali sono in programma per domani, 26 dicembre alle ore 10 nella chiesa di San Paolo - Villa Mokarta.

Il mondo dell’avvocatura perde Salvatore Ciaravino, un grande uomo che lascia un vuoto incredibile, soprattutto, nel Trapanese. A darne notizia, il presidente dell’ordine degli avvocati di Trapani, Salvatore Longo. «Ci ha lasciati l'avvocato Salvatore - Toruccio - Ciaravino, iscritto all'albo degli avvocati sin dal 1967 e dal 1989 a quello dei patrocinanti davanti le giurisdizioni superiori, toga d'oro, presidente del Consiglio dell'ordine degli avvocati di Trapani dal 2019 al 2020, uomo eclettico e di sconfinata cultura. Con animo profondamente commosso a nome personale, del consiglio dell'ordine, del foro tutto e del personale amministrativo, prendo parte al dolore della moglie, signora Caterina Fontana, dei figli - il collega Giovanni - Francesca e Paolo, di tutti i familiari e degli allievi che si sono formati presso il suo studio in tanti anni di attività».

Longo spende parole commosse nel ricordo del collega: «L'avvocato Toruccio Ciaravino può essere annoverato tra gli esponenti più illustri e brillanti che abbia mai avuto il foro di Trapani; amministrativista insigne è stato un vero e proprio maestro nel suo campo per i professionisti che hanno frequentato il suo studio legale, ed un preciso punto di riferimento per tanti giovani avvocati che si rivolgevano a lui per un consiglio o per una spiegazione. L'innata simpatia del suo carattere, mista ad una leggera naturalezza del suo fare nella gestione dei rapporti umani con colleghi e parti assistite, hanno contribuito ad impreziosire la persona e l'avvocato».

Longo racconta poi una vicenda in cui Ciaravino si ritrovò al fianco del giudice Giovanni Falcone: «Tra gli eventi della vita che legheranno per sempre il nome dell'avvocato Ciaravino alla storia del nostro Tribunale, va certamente ricordato quello che vide il giovane giudice Giovanni Falcone essere sequestrato nel corso di un colloquio con un detenuto che pretendeva di essere trasferito dal carcere di Favignana. Era il 1976 ed un altrettanto giovane Toruccio Ciaravino fu chiamato a mediare quella situazione altamente pericolosa. Fu anche grazie al suo intelligente intervento che Giovanni Falcone riuscì ad evitare gravi conseguenze».

Su Facebok scorrono post di ricordo, di amicizia e di cordoglio. Karin Grimaldi, scrive: «Ho ancora in mente la scena di me, praticante da poche settimane e di lui che si sedette accanto a me, con una umiltà e proferendo parole di coraggio e conforto per il percorso che stavo per intraprendere. Che la terra Le sia lieve, avvocato». E ancora, Maurizio Barraco: «L'avvocato Toruccio Ciaravino , una meravigliosa persona perbene, un avvocato onesto ,sempre pronto e vicino a chi chiedeva un parere ,un consiglio . Riposa in pace carissimo avvocato Toruccio! Che il Signore lo accolga tra le sue braccia». E Laura Matata Spietata lo ricorda così: «Ci lascia un uomo di grande cultura ed un Avvocato esemplare. In studio, presso il quale ho avuto l'onore di svolgere la pratica forense, lo chiamavamo 'La Biblioteca' per il suo sconfinato sapere trasmessoci con la calma (e talvolta l'ansia) di chi, con le mani giunte dietro la schiena, ha sempre conosciuto il proprio altissimo valore. Che la terra le sia lieve avvocato». Ma Ciaravino insegno anche in una scuola superiore, così come ricorda Giuseppe Drepanum: «Lo ricordo con stima quando era vice preside all'istituto professionale di stato x commercio di Trapani, severo ma buonario con chi aveva bisogno di aiuto e di assistenza, sìt Tibi terra Levis una prece sentite condoglianze alla famiglia». L’avvocato Dario Safina, scrive un lungo post per ricordare Ciaravino: «Ho trascorso insieme a lui 15 anni della mia vita, tutti i primi anni della mia professione, nulla di ciò che ho fatto in quei 3 lustri non l'ha visto coinvolto, per un consiglio, per una scrittura a 4 mani, per uno studio approfondito di questioni di diritto. Tutto avveniva mantenendo sempre la barra dritta, nel rispetto di un principio per lui sacro nella professione: difendere al meglio i nostri patrocinati, significava ossequiare i principi costituzionali e pertanto era nostro dovere valorizzare una sola ragione anche dinnanzi a mille torti».

I funerali sono in programma per domani, 26 dicembre alle ore 10 nella chiesa di San Paolo - Villa Mokarta.

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