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Nucleare, Comune di Trapani chiede accesso agli atti su area per scorie

Il sindaco Tranchida e l'assessore Pellegrino: «Ci opporremo con tutte le forze e lotteremo in ogni sede»

deposito scorie nucleari

Il Comune di Trapani ribadisce la sua ferma contrarietà all’individuazione di un’area del trapanese come idonea alla realizzazione di un deposito per scorie nucleari.

Il sindaco Giacomo Tranchida e l’assessore Giuseppe Pellegrino hanno formalmente chiesto al Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica e alla SoGIN Spa istanza di accesso agli atti istruttori e a tutta la documentazione integrale «compreso il provvedimento di approvazione dell’Ispettorato nazionale per la sicurezza nucleare e la radioprotezione, in forza della quale è stata adottata la Carta nazionale delle aree idonee, per conoscere le ragioni e le motivazioni che hanno inserito tra i siti idonei Trapani».

La richiesta è stata inoltrata per conoscenza anche all’assessorato regionale del Territorio e dell’Ambiente Sicilia. «Nonostante le numerose osservazioni poste dal nostro Comune e dagli ordini professionali della provincia di Trapani - affermano il sindaco e l’assessore - il Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica e la SoGIN hanno comunque inserito Trapani (ma anche Calatafimi-Segesta) all’interno della lista dei possibili territori ove costruire il deposito nazionale dei rifiuti radioattivi e il Parco tecnologico. Per noi, ciò è assolutamente inaccettabile e per questo motivo abbiamo preliminarmente richiesto l’accesso a tutti gli atti che hanno portato a rendere siti idonei due territori ad altissima vocazione turistica, con alto rischio sismico e che presenta numerose difficoltà di realizzazione. Noi diciamo no alla costruzione del deposito senza se e senza ma. Ci opporremo con tutte le forze e lotteremo in ogni sede affinché ciò non avvenga».

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