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Matteo Messina Denaro cercò un covo sicuro in Tunisia

L'imprenditore di Mazara del Vallo Giovanni Vassallo, fedelissimo del capomafia e tra i finanziatori della sua latitanza, fu contattato perché procurasse un'abitazione in Africa

Matteo Messina Denaro, durante la latitanza, cercò un nascondiglio sicuro in Tunisia. Emerge dall’indagine che oggi ha portato all’arresto di Giovanni Vassallo, imprenditore accusato di mafia, da parte dei carabinieri del Ros.

Vassallo, ha raccontato il pentito Attilio Fogazza, sarebbe stato contattato da Giovanni Scimonelli, fedelissimo del capomafia e tra i finanziatori della sua latitanza, perché procurasse al ricercato un’abitazione in Tunisia. Il collaboratore di giustizia ha anche messo a verbale che Vassallo, dopo aver subito il sequestro di un centro di distribuzione alimentare a Castelvetrano, si sarebbe scusato con Scimonelli per non aver avuto denaro da mandare a Messina Denaro.

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