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Sanità a Trapani, gli indagati sapevano delle cimici ma agivano lo stesso

Dalle intercettazioni dell'inchiesta Aspide emerge anche il disprezzo per i pm

Caterina Brignone

La vicenda dell’indagine Aspide che ha portato ai domiciliari l’ormai ex presidente del consiglio comunale di Trapani, Anna Lisa Bianco, accusata di corruzione, nel corso della seduta dell’assemblea consiliare di lunedì sera è stata chiusa in poco meno di dieci minuti. Così come aveva fatto lo stesso sindaco Giacomo Tranchida, sia dalla maggioranza che dalla minoranza è passato il messaggio «di fiducia nell’operato della magistratura, con l’auspicio che gli indagati possano chiarire la loro posizione».

Intanto, però a chiarire quanto accadeva all’interno dell’Asp ci pensano le 514 pagine dell’ordinanza firmata dal Gip Caterina Brignone. Qui si scopre per esempio come Oddo si relazionava con il dirigente Antonio Sparaco, relazione stretta, dopo che questi si era visto passare di grado, forse anche pensando che il rapporto che lega Sparaco ad un giudice, la dottoressa Lucia Fontana, potesse aiutarlo. Ieri a proposito della Fontana, molti avvocati hanno ricevuto un messaggio «i fascicoli di oggi Giudice Fontana verranno rinviati in udienza da altro giudice, orario da stabilire».

Ancora Oddo che sapeva anche chi della finanza stava indagando, non è riuscito a sfuggire dall’essere intercettato quando definiva «teste di m…» gli investigatori. C’è anche il particolare quando lo stesso sapendo di essere oggetto di indagine, vorrebbe carpire da Sparaco delle informazioni sulla personalità del nuovo procuratore Gabriele Paci. «Ma questo procuratore che hanno mandato a Trapani buono è... questo Paci?». E Sparaco risponde: «Questo è in gamba ci voleva un procuratore esperto, perché hai qualcosa con lui?». E Oddo dice di non «avere nulla».

Proprio Oddo, secondo le risultanze investigative, si scopre che avrebbe favorito Antonio Sparaco per la nomina a direttore in sostituzione della Unità operativa complessa “Centro Salute Globale” l’annuncio della firma viene confermato in una telefonata in viva voce alla moglie di Sparaco, la dottoressa Fontana dallo stesso Oddo.
Lo stesso Sparaco si sarebbe allontanato dall’Asp durante l’orario di lavoro per sbrigare faccende private.

Analoga contestazione viene mossa all’indagato Ranieri Candura, dirigente sanitario del Centro Gestionale Screening di Erice durante il Covid. Ed ancora Oddo avrebbe pilotato anche la graduatoria biennale per alcuni incarichi esterni nell’ambito di un progetto sulla terapia del dolore e per l’assegnazione delle borse di studio. Antonina La Commare, presidente della commissione, nei giorni che precedettero la prova orale avrebbe fatto avere a Oddo gli argomenti dell’esame. A beneficiare dell’aiuto per l’inserimento in graduatoria sarebbero stati Gaspare Gianformaggio, Anna Lisa Bianco e Attilio Bonavires.

Nella foto il gip Caterina Brignone

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