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L'incidente mortale a Castelvetrano, amici in lacrime per Francesco: «Eri un ragazzo speciale»

L'impatto tra lo scooter del giovane e un'auto si è rivelato fatale. Tantissimi i messaggi di cordoglio: "Sarà difficile incontrare di nuovo una persona come te"

Castelvetrano piange Francesco Ancona, il ragazzo di trent'anni che ha perso la vita in un incidente stradale. Era a bordo del suo Piaggio Liberty insieme a una 37enne quando è avvenuto lo scontro con una Fiat Panda in via Marinella. L'impatto, violentissimo, non gli ha lasciato scampo. La comunità è a lutto e in tantissimi, dopo la triste notizia, hanno condiviso il proprio dolore sui social dedicando messaggi commossi al giovane, che gli amici chiamavano «Cicciuzzu».

«Penso che un ragazzo come Francesco nella vita difficilmente si incontrerà nuovamente. Un ragazzo disponibile con tutti, un ragazzo educatissimo, un ragazzo che rideva sempre anche se le cose non andavano per il verso giusto. Ad apprendere la notizia sono rimasto senza fiato, senza parole, non si può morire così», scrive Antonio. «Amico mio non ci credo che sei morto fratellino mio - è il messaggio di Silvana -. Ma quanto mi volevi bene- Non ci credo che non ci vediamo più, giuro non ci credo che non ti sento più mi manchi tantissimo. Non sarà un addio ti vorrò bene per tutta la vita, mi proteggevi come se fossi tua sorella. Riposa in pace».

A condividere il proprio strazio, anche un amico d'infanzia: «Francesco era un mio amico - scrive Giuseppe -. Da piccoli siamo cresciuti insieme, condividendo alcuni momenti della nostra infanzia, giocando e scoprendo insieme sentimenti di affetto e sincera fratellanza disinteressata. Col tempo le nostre strade si sono incontrate nuovamente al ristorante Pierrot in città siamo stati colleghi, fino a stanotte. Adesso rimane un grande vuoto. Lacrime che non bastano a gridare lo sconforto sono al momento l'unica compagnia al ricordo che ancora ci lega, Cicciuzzo. Sembra una frase fatta, ma veramente non lo meritavi. Ringrazio la sorte di averti potuto rivedere e di aver cucinato per te. Non dimenticherò mai i tuoi sinceri complimenti per la pasta di fine servizio che abbiamo mangiato insieme. Ogni altro pensiero è rivolto alla tua famiglia».

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