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Naufragio di Selinunte, rintracciati 35 migranti tra Menfi e Castelvetrano

Gli investigatori hanno recuperato il timone del peschereccio e cercano impronte digitali per incastrare gli scafisti

Gli agenti della polizia scientifica sono saliti a bordo dell’imbarcazione tunisina naufragata sulle coste selinuntine per recuperare il timone. Col supporto dei vigili del fuoco nella cabina di comando hanno tranciato il timone e lo hanno posto sotto sequestro per i rilievi alla ricerca di eventuali impronte digitali di chi conduceva la barca. Stamattina i vigili del fuoco avevano trovato all’interno del natale 5 bidoni pieni di nafta e una bombola del gas.

Intanto sono 35 i migranti, fermati finora, che stanotte sono riusciti ad arrivare sulla spiaggia tra Marinella di Selinunte e Porto Palo di Menfi e che a piedi hanno raggiunto i centri abitati. A Menfi sono stati bloccati in 23 mentre a Castelvetrano 12. I migranti bloccati a Menfi sono stati già trasferiti nella tensostruttura al porto di Porto Empedocle. I 12 fermati a Castelvetrano stanno per essere trasferiti nel centro di contrada Milo a Trapani per l’identificazione.

Secondo quanto i superstiti avrebbero riferito alle forze dell’ordine sulla barca ci sarebbero state 60 persone, tra uomini, donne e ragazzi e, quindi, all’appello mancherebbero ancora circa 20 migranti. Sempre secondo le prime informazioni il gruppo di migranti sarebbe partito giovedì mattina alle 4 da Mahdia in Tunisia.

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