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La rivolta al carcere di Trapani, i detenuti trasferiti in altre regioni o lontano dalle loro città

Lo spiega il sottosegretario Ostellari: «Iniziative violente per essere spostati vicino al proprio domicilio continueranno ad ottenere l’effetto contrario»

Andrea Ostellari

I detenuti che lo scorso 12 ottobre avevano inscenato una violenta protesta presso la casa circondariale di Trapani sono stati trasferiti fuori dalla Sicilia o comunque in carceri più lontane dalle loro città. Lo spiega il sottosegretario di Stato alla Giustizia, Andrea Ostellari (nella foto): «A seguito dei disordini - dice -, in ottemperanza alla nuova circolare emanata dal dipartimento dell’amministrazione penitenziaria sette di questi sono stati tradotti fuori dalla regione, sei presso carceri che si trovano sullo stesso Provveditorato siciliano, ma a debita distanza dal luogo di residenza dei facinorosi».

Il sottosegretario inoltre ringrazia «il provveditore delle carceri, la direzione generale del trattamento detenuti e il personale coinvolto nelle traduzioni. La circolare di recente emanazione, fortemente richiesta dalla maggioranza delle più rappresentative sigle sindacali, conferma la sua efficacia. Iniziative violente, motivate dalla volontà di ottenere un trasferimento presso istituti prossimi al domicilio o alla residenza dei ristretti, continueranno ad ottenere l’effetto contrario».

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