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Trapani, sei mesi all'uomo accusato di aver violentato un'ucraina: insufficiente la querela

Il trentasettenne è stato prosciolto dall'accusa più pesante per un vizio di forma. L'uomo è stato rimesso in libertà

Tribunale di Trapani

Il Tribunale di Trapani ha condannato Francesco Paolo Auguzza, 37 anni, a sei mesi di reclusione per il reato di porto abusivo di coltello. Assolto, invece, per le accuse più pesanti: violenza sessuale e lesioni. Il pubblico ministero, invece, aveva chiesto per l'imputato una condanna a sei anni e sei mesi.

Il proscioglimento dall'accusa di lesioni è avvenuto per un vizio di forma. È stata, infatti, ritenuta processualmente insufficiente la querela in atti della vittima, raccolta dalla polizia. Dopo la lettura della sentenza, Francesco Paolo Anguzza è stato rimesso il libertà, perché è stata dichiarata anche l'inefficacia della misura cautelare.

I fatti contestati all’imputato si svolsero il 25 novembre del 2022 alle Mura di Tramontana, a Trapani. Qui, secondo l'accusa, Francesco Paolo Anguzza avrebbe violentato una donna ucraina di 44 anni fuggita dal suo Paese in guerra. Ripreso dalle telecamere della videosorveglianza, collocate nella zona, il 37enne venne arrestato nella giornata del 26 novembre dagli agenti della Squadra mobile a cui erano state affidate dalla Procura le indagini.

Lui, però, difeso dall'avvocato Salvatore Galluffo, si è sempre dichiarato estraneo ai fatti che gli venivano contestati. Ha ammesso di aver avuto un rapporto sessuale con la donna, sostenendo che lei era consenziente. Rapporto sessuale confermato dalla stessa vittima, assistita dall'avvocato Fabio Sammartano.

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