Impronte sul diario di Matteo Messina Denaro e su diversi cd e dvd custoditi dal boss nel covo di Campobello di Mazara e una serie di acquisti di oggetti a lui destinati (felpe, scarpe, libri poster) fatti su Amazon dal proprio account: sono i nuovi elementi trovati dai carabinieri del Ros e dalla Procura di Palermo a carico di Lorena Lanceri, una delle donne del capomafia, imputata di favoreggiamento aggravato nei confronti del padrino, insieme al marito Emanuele Bonafede. Entrambi sono detenuti.
Il pm Piero Padova ha depositato le nuove acquisizioni, che dimostrerebbero lo strettissimo rapporto tra la donna, che poteva anche leggere il personalissimo diario del padrino e Messina Denaro.
Gli elementi potrebbero essere acquisiti dal gip agli atti del processo in abbreviato a carico della Lanceri che ora rischia la più grave contestazione di associazione mafiosa.
Le indagini, che non si sono mai fermate, hanno confermato quanto emerso dai pizzini che una delle amanti di Messina Denaro, Laura Bonafede, scriveva al boss e dai quali era venuto fuori che la Lanceri svolgeva, tra l’altro, il ruolo di intermediaria tra lei e il capomafia.
Domani (12 ottobre), intanto, dovrebbe discutersi, sempre in abbreviato, il processo per favoreggiamento aggravato a carico del fratello di Emanuele Bonafede, Andrea, accusato di aver recapitato decine di ricette e prescrizioni scritte dal medico Alfonso Tumbarello - anche lui indagato - destinate al padrino per le terapie contro il cancro a cui era sottoposto
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