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Messina Denaro, Cimarosa: «Mi dispiace sia stato poco tempo in prigione»

Il regista e allevatore di cavalli è parente del boss defunto: «Doveva vivere di più stando in carcere, per riflettere su ciò che ha fatto»

Giuseppe Cimarosa

«Mi dispiace che abbia vissuto così tanto tempo da uomo libero nel suo paese e così poco da uomo in prigione e in mano alla legge». Lo dice il regista e titolare di un maneggio dove alleva cavalli per il circo equestre Giuseppe Cimarosa, appresa la morte di Matteo Messina Denaro. Cimarosa è parente del boss: la mamma Rosa Filardo è cugina di primo grado di Messina Denaro, ma da quando il marito Lorenzo (morto nel 2017) iniziò a collaborare con la giustizia ha interrotto qualsiasi rapporto con la famiglia Messina Denaro.

Più volte Giuseppe Cimarosa, che insieme ai suoi familiari è rimasto coraggiosamente a Castelvetrano rifiutando il programma di protezione, ha avuto parole di disprezzo nei confronti di Matteo Messina Denaro quando il boss era ancora latitante. E ora, dopo la sua morte, aggiunge: «Doveva vivere di più stando in carcere, per riflettere su ciò che ha fatto, sperando che un briciolo di umanità lo accarezzasse facendolo collaborare con la giustizia - ha aggiunto -. Io vivo da uomo onesto e libero nella mia città, Castelvetrano, lui invece è morto da criminale in carcere. Per una volta la giustizia umana e quella divina si sovrappongono», ha concluso Cimarosa.

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