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Mazara, moria di pesci alla laguna di Tonnarella: la causa il caldo o i detergenti

Colpiti esemplari di grossa taglia, come spigole, cefali e anguille, ma anche quelli di minori dimensioni. Si teme anche per gli uccelli: l'area è piena di fenicotteri

Moria di pesci nella laguna di Tonnarella, a Mazara

Grossa moria di pesci nella laguna della colmata B di Tonnarella di Mazara del Vallo. Pesci di grossa taglia, come spigole, cefali e anguille e anche quelli di minori dimensioni sono stati le vittime di questa improvvisa moria. Si presume che siano almeno 4 quintali i pesci che hanno trovato la morte per cause ancora da accertare. Vincenzo Sciabica, presidente dell’Associazione ambientalista Capo Feto, sottolinea che la moria «potrebbe trasmettersi anche alla moltitudine di uccelli che attualmente stornano nella laguna». Numerosi i fenicotteri.

Un evento simile si era già verificato qualche anno fa, nell’agosto del 2015, quando molti pesci della laguna morirono improvvisamente. Questa di adesso, invece, si sarebbe verificata nei giorni scorsi, ma la notizia è stata resa nota solo ieri da Sciabica. Intervenuti sul posto anche i dipendenti della struttura territoriale dell’Arpa e i veterinari della Asp del dipartimento di Prevenzione veterinaria, dell’area territoriale di Mazara del Vallo-Marsala.

Nel 2015, dopo avere visto le condizioni della laguna, si ipotizzò - considerata la torbidità dell’acqua, che a tratti presentava anche chiazze violacee - «avvelenamento con fogliame triturato di Taxsus baccata», essenza vegetale mortale per i pesci che, appunto, possono morire «attassati» (vernacolo), cioè per mancanza di ossigeno. Qualche giorno fa, sul posto, c'erano la guardia costiera e la stessa Asp per i rilievi. «La moria - dice Sciabica - sembra che si sia verificata un paio di giorni prima del 24 agosto scorso anche perché, fino al 19 (giorno di rilevamento avifaunistico), non sono stati osservati pesci morti». Sarebbero stati notati dei pescatori con lenze, retini, giacchi o palanchi.

Considerato il periodo, con il caldo, che in questi giorni è tornato, è possibile che il decesso sia avvenuto per «anossia». Ci sono però anche altre ipotesi in campo come l’immissione lungo le sponde del bacino di esche ratticide e lo scarico di detergenti e di disinfettanti. Ad analisi concluse si potranno avere idee chiare sui motivi che hanno provocato la moria di pesci . Intanto l’area potrebbe essere bonificata perché potrebbe provocare problemi ambientali non solo per i pesci e per gli uccelli ma anche per gli uomini.

Moria di pesci nella laguna di Tonnarella, a Mazara

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