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Messina Denaro non può tornare in carcere, per ora resta in ospedale all'Aquila

Anche se le condizioni del boss di Castelvetrano sono migliorate non sarebbero compatibili con la detenzione

Anche se le condizioni sono migliorate rimane nel reparto di terapia intensiva dell’ospedale San Salvatore il boss mafioso Matteo Messina Denaro, ricoverato dall’8 agosto scorso per il peggioramento della stato di salute e per essere sottoposto ad intervento chirurgico per una occlusione intestinale che è perfettamente riuscito. Tutto ciò come emerso da fonti sanitarie e carcerarie, in seguito a valutazioni sulle condizioni di salute del boss affetto da un tumore al colon in stadio avanzato, che attualmente non sarebbero compatibili con la detenzione in carcere.

Finora per i medici che sono in contatto continuo con le autorità, il 61enne ex superlatitante, rinchiuso dal 17 gennaio scorso in regime di 41 bis nel carcere di massima sicurezza dell’Aquila, necessità ancora di ricovero ospedaliero: ma nei prossimi giorni potrebbe essere trasferito nel reparto per detenuti nello stesso San Salvatore oppure nell’infermeria del carcere. La gestione della malattia del boss è centrale in questi giorni: la situazione viene continuamente monitorata da istituzioni sanitarie e dello Stato. Soprattutto alla luce di quanto si è appreso: infatti era già stato programmato il trasferimento nello spazio con cella realizzato al piano terra al posto della piccola stanza al primo piano utilizzata in passato, ma il boss avrebbe manifestato una netta contrarietà con la ipotesi di inscenare addirittura proteste, tanto che per ora è stata confermata la permanenza in Ti, un reparto normale nel quale è sorvegliato a vista da decine di rappresentanti delle forze dell’ordine. Nelle passate settimane gli avvocati di Messina Denaro avevano annunciato la presentazione di una istanza di scarcerazione per l’aggravarsi delle condizioni di salute collegate al tumore al colon.

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