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Aumentano i costi della mensa scolastica a Marsala, per alcune famiglie tariffe raddoppiate

Difficoltà anche per il servizio scuolabus: mezzi di traposto troppo vecchi

Aumentano i costi della mensa scolastica a Marsala. Oggi i cittadini che hanno un reddito Isee di 3 mila euro arriveranno a pagare quasi il doppio rispetto allo scorso anni, passando da 1,30 euro a pasto a 2,50. Da tre a 7 mila euro si arriva a 3,20 euro e così via.

Protestano i genitori di Marsala che si ritrovano con una famiglia magari monoreddito che avrà difficoltà a far accedere i loro figli a questo servizio. “L'aumento dei costi dei generi alimentari non può ricadere sulle nostre spalle – dicono molti genitori - che non abbiamo solo un figlio da mandare a scuola e in taluni casi viviamo con un solo reddito”.

Il sindaco Massimo Grillo ad inizio del suo mandato aveva detto che avrebbe abolito Marsala Schola, l'ente che per conto del Comune gestisce i servizi scolastici per le scuole primarie, che ha reso note le nuove tariffe del servizio mensa per l'anno 2023/24 con aumenti di quasi il doppio. Di fatto tutti pagano la mensa, solo per chi ha un Isee inferiore ai 3 mila euro può far mangiare gratuitamente i propri figli a scuola. Dal canto suo Marsala Schola, ha problemi economici notevoli. Rimane poi ancora incerto se e come partirà il servizio scuolabus.

Sul tema mensa e scuolabus intervenuto anche il segretario comunale della Uil, Giuseppe Tumbarello: “In base a quanto emerso – spiega – a settembre gli autobus per il trasporto degli alunni e delle alunne non partiranno. Sono infatti troppo vetusti, come segnalato dalla Uil diverse volte già nei mesi di marzo e maggio scorsi, a tal punto che non potrebbero più nemmeno essere riparati, ma andrebbero del tutto sostituiti. Per quel che riguarda, invece, la refezione scolastica mancherebbero per poter far partire regolarmente il servizio 400 mila euro, cifra che dovrebbe essere predisposta dall’Amministrazione comunale, anche se ci chiediamo in che modo visto che il comune non ha ancora presentato il proprio bilancio preventivo nonostante i termini per farlo siano già passati. Insomma – conclude Tumbarello – siamo di fronte a una situazione che fa acqua da tutte le parti e che lascia fortemente preoccupati. L’auspicio è che il primo cittadino ci convochi in tempi brevissimi per conoscere quale sarà il destino di Marsala Schola e, di conseguenza, dei suoi lavoratori”.

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