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Marsala, Piantedosi inaugura il bene confiscato intitolato a Sodano: "Così si combatte la mafia"

Il ministro: "Ci sono stati dei punti di impegno molto forti del Governo per rilanciare e rinnovare la capacità dell'Agenzia"

Marsala oggi ha un bene confiscato alla mafia intitolato al prefetto Fulvio Sodano, che si è distinto in questo territorio per l’impegno a difesa della legalità. La presenza del Ministro dell'interno Matteo Piantedosi alla cerimonia di intitolazione è anche l'occasione per parlare di beni confiscati alla criminalità organizzata. E il problema dei beni confiscati rimane ancora una priorità per lo Stato così come ha sottolineato lo stesso Piantedosi.

“E' un tema molto importante la restituzione dei beni confiscati alla mafia per l'utilizzo sociale. E' per noi un punto prioritario. Per il valore simbolico, ma anche per il valore sostanziale. Ci sono stati dei punti di impegno molto forti del Governo per rilanciare e rinnovare la capacità dell'Agenzia per la gestione dei beni sequestrati e confiscati alla mafia. Cermonie come queste sono di grande valore simbolico e sintetizzano tutta l'importanza di questa gestione. Quindi sicuramente continuerà a esserci un impegno fortissimo”. Prima Marsala, poi Palermo Ministro, anche li un altro impegno che riguarda la Sicilia o solo Palermo? “No riguarda tutta la Sicilia, perchè sottoscriviamo accordi importanti con la Regione Sicilia e ringrazio il presidente Renato Schifani e tutta la giunta regionale perchè sono accordi che tendono a migliorare e l'incrocio di domande offerta sulla possibilità di recuperare i beni, a destinazione sociale, ma anche con il sostegno e contributo della regione siciliana”.

Cosa chiede agli Enti Locali e alle associazioni e alla società civile perchè questi beni possano ritornare alla fruizione pubblica. “Più che chiedere noi vogliamo dare. Quello che chiediamo agli enti locali e ai cittadini è quello di darci un contributo di idee. Noi abbiamo aperto alla concessione diretta alle associazione al terzo settore. Deve essere una gestione che parte dal basso. Noi ci possiamo metere risorse, organizzazione, ma poi ci vuole l'impegno civile, e l'immaginazione che non può che venire dalla società civile”. Lei parlava di società confiscate oggi affidate allo Stato in sofferenza cosa si sta facendo? “Anche su quello l'Agenzia sta facendo in modo che quello che è lo shock di legalità che gtavolta succede, cioè aziende che erano sul mercato “drogato” che aveva accesso ad una finanza mafiosa, quando passano in mano allo Stato hanno bisogno di un rilancio di professionalità della gestione. Ci sono mirabili esempi anche nel trapanese. E lo stiamo facendo anche attraverso processi formativi in collaborazione con le principali università italiane” - ha concluso il Ministro Piantedosi.

Il bene confiscato oggi intitolato a Sodano si trova in piazza della Vittoria, ed è stato destinato dal Comune di Marsala a ospitare il centro socio-educativo “I Giusti di Sicilia”. La struttura ospita una raccolta di immagini e materiale multimediale di siciliani della società civile e delle istituzioni, con lo scopo di tenere vivo l'esempio di chi è vissuto nel rispetto delle regole morali e civili, segnando positivamente la storia siciliana e contribuendo all’affermazione dei valori di giustizia e legalità. “
Ma oggi è un giorno importante soprattutto per la famiglia del prefetto Sodano. Finalmente iniziamo a ricordare chi era Fulvio Sodano, Signora Sodano- “Finalmente lo dico anche io. Si aprono le porte di quella speranza di quei sogni che spero che non siano più sogni ma che diventino realtà, come normalità. Lui parlava di giustizia e legalità come cose rare. Ecco questa è la cosa che bisogna invertire. Se giustizia e legalità ci appartengono fanno parte della nostra vita, come diritto come fatto naturale” - conclude Maria Sodano.

Presente alla cerimonia anche il Vescovo Angelo Giurdanello. Eccellenza cosa manca ancora in questa provincia per poter dire che si è affrancata dal giogo mafioso? “Ben vengano queste giornate dove si mettono in evidenza uomini che si sono spesi per il bene comune, per la giustizia e per la legalità, come il prefetto Sodano. Manca ancora tanto, e giornate come questa ci devono ricordare che non bisogna abbassare la guardia, anche perchè i poteri occulti si organizzano ed allora anche il bene si deve organizzare. Bisogna lavorare insieme, bisogna investire molto sull'educare soprattutto le nuove generazioni. I ragazzi hanno bisogno di essere ascoltati e di presenze significative. Se noi riusciamo a dare questo segnale forte potremmo dire di avere intrapeso il giusto cammino”

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