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La banda dei funerali di Pantelleria: confermate due condanne

Franco e Alessio Indelicato, originari di Marsala, ritenuti responsabili di avere svaligiato le case delle persone impegnate nelle esequie di qualche familiare

Il Palazzo di giustizia di Palermo

La Corte d’appello di Palermo (presidente Antonio Napoli) ha confermato due condanne su tre nel processo per la cosiddetta «banda dei funerali» di Pantelleria. E cioè quella che sull’isola avrebbe spesso agito commettendo furti in abitazioni quando i proprietari non erano in casa perché stavano partecipando ai funerali di qualche loro familiare.

In primo grado, il 7 luglio 2021, il Tribunale di Marsala aveva inflitto quattro anni e mezzo di carcere a Franco Indelicato, di 30 anni, mentre quattro anni era stata la pena per Alessio Indelicato, di 24, e per Giuseppe Alessandro Bonomo, di 49. Pene, quelle inflitte due anni fa, più severe di quelle invocate dal pubblico ministero Giuliana Rana. Adesso, i giudici di secondo grado hanno confermato le condanne agli Indelicato, entrambi originari di Marsala, con lieve riduzione di un mese per il più anziano dei due, mentre per Bonomo, difeso dall’avvocato Gaetano Di Bartolo, è stato disposto il «non luogo a procedere per precedente giudicato». E questo perché, per gli stessi fatti, seppur con diversa imputazione (ricettazione, non furto), Bonomo era già stato assolto dal Tribunale di Marsala. Circostanza che l’avvocato Di Bartolo aveva evidenziato anche nel processo di primo grado, dove un altro suo assistito, Pietro Tellini, 54 anni, titolare a Pantelleria di un «Compro e vendo oro», venne assolto dall’accusa di ricettazione.

A riferire, in aula, che i furti venivano commessi durante l’assenza delle famiglie fuori casa per qualche funerale furono alcune vittime. I fatti contestati sono del 2012/2013. In primo grado, per Bonomo, oltre ai 4 anni di carcere, era stata sentenziata anche una multa di 600 euro e l’interdizione dai pubblici uffici. Anche per gli Indelicato 600 euro di multa e interdizione dai pubblici uffici. Per alcuni capi d’imputazione il pm aveva chiesto l’assoluzione. A difendere gli imputati, oltre all’avvocato Di Bartolo, anche gli avvocati Francesca Frusteri e Arianna Russo. Secondo l’accusa, il gruppo finito sotto processo avrebbe creato non poche angosce agli abitanti dell’isola. Abbastanza consistente, secondo l’accusa, il «bottino» smerciato, per 991,80 euro, da Franco Indelicato: un bracciale, una spilla, un orecchino, un crocefisso, una fedina e due bracciali risultati rubati il 28 novembre 2012. Adesso, accolto il «ne bis in idem» dell’avvocato Di Bartolo, il Bonomo è stato ritenuto estraneo alla «banda dei funerali» di Pantelleria.

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