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Paceco, rifiuti nella riserva delle saline: individuato il responsabile

Il direttore della riserva: “I rifiuti abbandonati richiamano sempre altri rifiuti”

Senza alcuno scrupolo ha buttato rifiuti all'interno di un canale che rientra nell'area protetta della riserva delle saline di Trapani e Paceco, nei pressi della Sp21. Il ritrovamento era stato segnalato dal Wwf, ente gestore dell’area protetta. Ora gli uomini del distaccamento della forestale di Erice, competente per territorio, hanno scoperto e sanzionato la persona. Le indagini hanno permesso di risalire all'autore dell’abbandono dei rifiuti.

Si trattava di scatole di cartone e sacchi all’interno dei quali è stato trovato materiale di varia natura e tra questi elementi che hanno permesso di risalire all'autore dello scarico che, una volta individuato dagli uomini del distaccamento forestale non ha potuto negare l'illecito commesso. Si tratta di un privato a cui è stata applicata una sanzione amministrativa di 600 euro.

L'uomo ha già provveduto al prelievo e smaltimento dei rifiuti e alla pulizia dell’area all’interno del sito protetto. “Il fenomeno dell’abbandono dei rifiuti che caratterizza il perimetro della riserva, le strade che l’attraversano nei tre comuni su cui ricade l’area, la strada provinciale 21, le confinanti aree portuali ed industriali, rappresenta una costante e concerne indiscriminatamente rifiuti di qualsiasi genere. Le aree dove avvengono gli abbandoni – ha spiegato il direttore della riserva delle saline Silvana Piacentino – se non immediatamente ripulite, diventano subito dei ricettacoli di rifiuti. “I rifiuti abbandonati richiamano sempre altri rifiuti”. “C’è comunque una tendenza e sistematicità ad abbandonare sacchetti di rifiuti in alcuni punti della riserva e pertanto il posizionamento di telecamere di sorveglianza è certamente un importante aiuto nell’individuazione dei responsabili”.

Nel corso dell’ultimo mese il distaccamento forestale di Erice, competente per zona, è intervenuto in più occasioni a tutela del delicato sistema ambientale custodito all’interno della riserva, ed in particolare per individuare possibili trasgressori o i titolari delle aree private interessate che abbandonano rifiuti. Servono dunque le telecamere per tenere sotto controllo il perimetro della riserva. “Spesso l’abbandono dei rifiuti – dice Silvana Piacentino – è riconducibile ad un atto di malcostume diffuso, una questione di mancata educazione al rispetto dell’ambiente e mancanza di senso civico da parte dei singoli cittadini. In altre occasioni invece si cela proprio un sistema illecito di smaltimento dei rifiuti. È altrettanto vero però che la galassia dell’abbandono dei rifiuti all’interno del sito protetto è molto variegata”. Si possono trovare abbandonati sia rifiuti domestici, compresi ingombranti come materassi, elettrodomestici e mobilia varia, sia rifiuti speciali e tra questi materiale di demolizione edile ma anche altro. “Di frequente attraverso gli accertamenti effettuati – conclude il direttore della riserva delle saline – è emersa anche un’altra situazione ed in particolare quella di soggetti che per arrotondare ritirano i rifiuti presso i privati per poi gettarli in vari punti dentro la riserva e nelle aree limitrofe, utilizzando per il trasporto il proprio mezzo probabilmente facendosi pagare per ritirare i rifiuti per poi, invece di smaltirli correttamente, abbandonarli nel primo luogo utile. L’abbandono dei rifiuti determina, comunque, al di là di quale sia l’area interessata o da chi venga effettuato, un grave sfregio al territorio che comporta il degrado dell’ambiente con annesso e potenziale pericolo di inquinamento dell’area ma anche una brutta immagine dei luoghi che sono naturalmente vocati ad attrarre i visitatori”.

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